
«Le guerre che oggi distruggono l’ambiente, le azioni di terrorismo nelle sue differenti manifestazioni, l’esodo di massa degli abitanti verso altre latitudini e l’acuirsi degli effetti del cambio climatico, aumentano l’urgenza d’affrontare questi temi per salvare il bene più prezioso dell’umanità: l’uomo».
Elba Rosa Pérez Montoya, ministro di Scienza, Tecnologia e Ambiente (Citma) lo ha sottolineato ieri 3 luglio, pronunciando il discorso d’apertura della XI Convenzione Internazionale sull’ambiente e lo sviluppo che riunisce sino a venerdì 7 a L’Avana circa 700 delegati e invitati di 31 paesi.
Nel suo intervento, la titolare del Citma ha indicato che Cuba mantiene i suoi principi d’uguaglianza, i diritti, e la battaglia internazionale per la giustizia e la pace, mentre offre ugualmente una speciale attenzione alla protezione e conservazione dell’ambiente senza rinunciare al suo sviluppo, la cui pietra miliare è compresa nell’uso razionale delle risorse naturali.
Poi ha ricordato che di recente è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il Piano dello Stato per affrontare il Cambio Climatico, noto come Impegno Vita, fatto che mostra la volontà politica e l’importanza che la direzione del governo cubano concede al tema, in contrasto con alcune posizioni internazionali che sono lontane dagli sforzi globali per salvaguardare il mondo da una così grave minaccia alla sua sopravvivenza.
«Ricade su di noi la responsabilità d’assicurare un pianeta sano per le attuali e future generazioni e dobbiamo lottare per questo vitale obiettivo», ha sottolineato ancora la ministro.
Durante l’inaugurazione si è svolto un Colloquio sul pensiero sopra l’ambiente di Fidel e sono stati proiettati vari audiovisivi prodotti da Mundo Latino, che riflettono la preoccupazione del leader storico della Rivoluzione per l’inquinamento, la fame, la mancanza di acqua potabile e altri assillanti problemi del mondo, già da prima della realizzazione del Vertice di Río, nel giugno del 1992.
Alla cerimonia d’apertura hanno partecipato Ulises Rosales del Toro, vice presidente del Consiglio dei Ministri; il Comandante della Rivoluzione Guillermo García Frías, José Ramón Fernández, assessore del Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri e il Comandante dell’Esercito Ribelle, Julio Camacho Aguilera. ( Traduzione GM – Granma Int.)




