
Non pochi esperti definiscono il turismo che si sviluppa attraverso i viaggi in nave da crociera come un turismo d’esplorazione che, con brevi visite in ogni porto permette di conoscere le destinazioni. Senza dubbio si tratta di una modalità perlomeno efficace, appagante.
Per questo il boom sperimentato dal turismo negli ultimi anni incontra uno speciale incentivo nell’arrivo delle navi da crociera verso le coste cubane Dei circa quattro milioni di turisti ricevuti nell’Isola nel 2016, 112.000 sono giunti a bordo di queste imbarcazioni.
Sicuramente questa pratica ha ottenuto popolarità a livello mondiale non solo in Cuba. I dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo dicono che esistono sempre più navi da crociera e altre imbarcazioni per ricreazione che salpano dai più diversi porti attorno al mondo.
In accordo con queste cifre, le navi da crociera rientrano nella modalità turistica che è cresciuta maggiormente nell’Isola più grande della Antille negli ultimi cinque anni.
Intanto la regione riceve annualmente una media di 50.000 imbarcazioni e circa il 60% dei clienti delle navi da crociera del pianeta decide di visitarla.
Ivet Caballero, vice direttrice commerciale dell’Amministrazione Portuale Nazionale (APN), ha detto che come generatrice di divise e di posti di lavoro, l’attività delle navi da crociera è fondamentale per l’economia internazionale.
«Si tratta di un’industria di provata forza, un settore nel quale si è evidenziata una straordinaria crescita, un’espansione qualitativa e quantitativa», ha sottolineato.
Senza perdere di vista il fatto che il suo sviluppo necessita infrastrutture portuali e servizi commerciali, che permettano d’ottenere una buona qualità, con efficienza, si prevede che il numero dei passeggeri che utilizzano le navi da crociera a livello mondiale nel 2017 aumenterà sino a superare 25.000.000, un incremento notevole se si considera che dieci anni fa questa cifra era di 15.800.000.
Ivet Caballero ha indicato che nel presente calendario entreranno in servizio 26 nuove imbarcazioni oceaniche e fluviali, mentre dal 2017 al 2026 l’industria spera di fabbricare 97 nuove navi con un investimento di de 53.000 milioni di dollari.
Inoltre il 2017 vedrà triplicata la quantità dei passeggeri giunti a Cuba nell’anno precedente, con circa 370.000. La Caballero ha informato che le più grandi compagnie di navi da crociera del mondo sviluppano un itinerario della regione dei Caraibi e quattro di esse realizzano operazioni nell’arcipelago cubano.
Doraidy Velázquez, specialista principale della Direzione Commerciale del Ministero del Turismo (Mintur), ha segnalato che oltre alla via aerea, che è la più utilizzata, le navi da crociera sono divenute il modo preferito d’entrare nel paese.
Partendo dalla ripresa nel maggio del 2016 delle rotte delle navi da crociera dagli Stati Uniti, sospese nel 1961, gli arrivi nell’Isola si sono moltiplicati.
Una nave lussuosa è diventata una forma per visitare per un massimo di due giorni città come L’Avana, Cienfuegos e Santiago di Cuba, con l’alloggio, l’alimentazione e il confort a bordo.
IL CIRCUITO DI CUBA
La vice titolare della APN ricorda che l’inizio degli affari delle navi da crociera in Cuba rimontano al decennio del 1990. Allora, un’entità cubana oggi Aree di Trasporto, aveva assunto tutte le operazioni delle navi da crociera nel paese e sino ad oggi è l’unico operatore portuale che realizza questo lavoro nel territorio.
Anche se la domanda delle navi da crociera nei porti cubani eccede le capacità delle installazioni portuali dedicate a questa modalità, i programmi immediati di sviluppo pianificano la modernizzazione delle infrastrutture di vari punti del paese per migliorare i servizi.
Tuttavia oggi non c’è un’impresa stranera autorizzata, ma si stanno già realizzando studi di fattibilità.
Ugualmente si analizzano le richieste di nuove operazioni che giungono attraverso
Areee di Trasporto, il Mintur, le agenzie di viaggi e altre entità, considerando la disponibilità reale che ha il paese e scommettendo su compagnie valide a livello mondiale.
Nello stesso tempo, guardando l’analisi comparativa dei risultati e la quantità di richieste di operazioni, gli esperti del tema considerano che il settore continuerà ad espandersi in modo sostenuto in Cuba.
Secondo Ivet Caballero «questo implicherà un alto livello di coordinamento tra le parti coinvolte per offrire standard di qualità che competano mondialmente».
La direttrice generale di Viajes Cubanacán, Mercedes Abreu, ha informato che ci sono tre terminali internazionali per navi da crociera, una marina internazionale a Cayo Largo del Sud e nove punti di operazioni nazionali. I porti principali per l’attività delle navi da crociera oggi sono quelli de L’Avana, Cienfuegos, Santiago di Cuba e Cayo Largo del Sud, con entrate e uscite internazionali.
Ugualmente appaiono i punti di Casilda, Antillas, Puerto Francés e María La Gorda. La direttrice commerciale della APN ha detto che questi due ultimi sono luoghi singolari, perchè costituiscono aree protette in Cuba e lì le operazioni si realizzano con estrema cura dell’ambiente.
«Le entità turistiche offrono ai passeggeri favolose escursioni per coprire qualsiasi segmento di clienti e scegliere le attrazioni principali. Sono prodotti pensati nelle molte lingue parlate dalle persone a bordo e venduti nella stessa nave», ha risaltato la direttrice generale di Viajes Cubanacán.
La Abreu assicura che la modalità della nave da crociera è una maniera d’integrare l’Isola con i Caraibi e di palpare il patrimonio tangibile e intangibile della nazione cubana, per cui è necessario solamente avere l’imbarcazione,un itinerario e conoscere se si avranno o no uscite dai porti cubani, perchè alcuni sono abilitati solo per entrate e uscite nazionali.
La dirigente della APN sostiene che Cuba è una destinazione speciale per la sua ubicazione geografica e la piattaforma marina. L’intervistata ha detto: «L’Isola conta su tutte le condizioni per far sì che il settore delle navi da crociera divenga strategico.
Tra i principali attributi cubani ci sono nove patrimoni mondiali, alcune città che sono tra le più antiche del continente, più di 300 spiagge includendone varie tra le migliori del mondo, la diversità biologica e un alto endemismo. Va citata anche la ricchezza culturale».
Detto in un’altra forma, la combinazione di queste attrazioni rende possibile la creazione e il consolidamento accelerato dei servizi e delle offerte complementari d’alloggio, «prodotti che distinguano il paese e che permettano anche di fomentare altre modalità come il turismo della salute, le marine, la nautica e l’immobiliare», ha aggiunto Ivet Caballero.
« Nonostante il blocco economico, commerciale e finanziario che il governo degli Stati Uniti mantiene contro Cuba da più di mezzo secolo, siamo riusciti a creare un’infrastruttura portuale e di ricevimento dei visitatori stranieri in un ambiente di sicurezza cittadina, solidarietà e ospitalità e con un personale qualificato, che garantisce la realizzazione efficace di quanto pianificato».
Vale la pena segnalare che c’è un gruppo di servizi che si offrono nel territorio nazionale per complementare il funzionamento delle navi da crociera, come il pilotaggio, il rimorchio, l’ancoraggio, i motoscafi, la raccolta della spazzatura, l’acqua a le vettovaglie.
COME AFFRONTARE IL FUTURO SVILUPPO
Alla costruzione di nuovi alberghi e al rinnovo delle installazioni aeroportuali, il turismo cubano somma nuove sfide. Le autorità portuali delle Antille riferiscono la crescita della disponibilità degli attracchi nelle installazioni certificate per realizzare operazioni con le navi da crociera, l’esecuzione di processi di creazione delle infrastrutture portuali per l’attenzione alle navi da crociera, secondo gli standard internazionali, garantire l’abilitazione di altri recinti portuali, identificati per facilitare la domanda di itinerari con destinazione Cuba e migliorare i servizi generali alle navi.
La specialista commerciale del Mintur, Doraidy Velázquez, a questo proposito ha affermato: «Attraverso il gruppo d’imprese Viajes Cuba, formato da varie agenzie che sono quelle che conducono i passeggeri delle navi a conoscere le attrattive cubane, si può apprezzare la rigogliosa natura ed anche usufruire delle attività ricreative nautiche e culturali».
«La nostra politica è quella di fare un turismo sostenibile e responsabile. Siamo molto gelosi con le capacità di carico di ogni destinazione. Partendo da queste promuoviamo che le compagnie delle navi da crociera che si vogliono unire a noi siano le benvenute. Potenziamo la cura del nostro patrimonio. Dato che l’attività dele navi da crociera non trascende per una conoscenza profonda delle destinazioni, vogliamo che accada la cosa opposta, che gli stranieri possano sapere di più sulle persone che oggi viviamo qui in Cuba», ha concluso.
Da quandi la nave da crociera Adonia di Fathom, filiale dell’impresa statunitense Carnival, è divenuta una del prime navi a giungere in cinque decenni a Cuba con circa 700 passeggeri provenienti dalla città nordamericana di Miami, altre imprese come Royal Caribbean, Norwegian Cruise, Oceania Cruises, Regent Seven Seas Cruises, Azamara Club, Royal Caribbean Cruises, MSC Cruceros e Pearl Seas Cruises gungono nell’Isola con centinaia di viaggiotori a bordo. La cosa più confortante è che il numero delle entità e delle imbarcazioni è sempre più alto. (Traduzione GM – Granma Int.)