
SANTA CLARA.— I benefici della medicina rigenerativa hanno reso possibile notevoli miglioramenti nella qualità di vita di circa 4000 pazienti della regione centrale del paese trattati in diverse istituzioni scientifiche e assistenziali di Villa Clara, la provincia che oggi mostra notevoli risultati nell’applicazione di questa terapia.
“Sino ad ora sono 14 le specialità che utilizzano questa alternativa, ha detto il professor  MS Dr. Manuel Antonio Arce González, specialista che dirige il Servizio Scientifico Tecnico di Medicina Rigenerativa nell’Università Medica
Dr. Serafín Ruiz de Zárate Ruiz, istituzione rettrice dell’attività nel territorio.
che ha segnalato angiologia, oftalmologia, ortopedia, odontoiatria, medicina fisica e riabilitazione, cardiologia, medicina naturale e tradizionale, attraverso il metodo agopunturale; chirurgia maxillofacciale, dermatologia, nel trattamento della psoriasi; urologia e reumatologia, nel caso di malati con diagnosi di artrite reumatoide, beneficando fondamentalmente pazienti della terza età”, ha specificato lo specialista.
Inoltre ha citato i nuovi lavori intrapresi dall’unità d’Investigazioni biomediche dell’università, con l’uso di un biomateriale di fibrina ricca di piastrine, per il suo utilizzo in chirurgia della bocca e maxillofacciale, oltre all’utilizzo del plasma ricco in fattori di crescita nel trattamento dell’invecchiamento cutaneo, processi con risultati molto promettenti sino ad oggi.
Tra i principali successi del collettivo multidisciplinare formato dalla Master in Scienze Alba Marina Díaz Suárez e dalla Dott. Mireisy Díaz Hernández, tra i vari specialisti , il dottor Arce González ha citato l’uso del Hebervital per l’isolamento delle cellule mononucleari usate nella terapia cellulare, la valutazione funzionale dei pazienti con osteoartrosi del ginocchio, trattati con plasma ricco in fattori dei crescita e riabilitazione, così come l’applicazione per metodo agopunturale nella malattia degenerativa della spalla, di plasma ricco di fattori di crescita.
Poi ha parlato delle prime esperienze in pazienti che soffrono di artrite reumatoide, o con la diagnosi di psoriasi e dell’impianto di cellule mononucleari in persone con insufficienza arteriale cronica delle gambe e nei difetti ossei periodontali, così come l’applicazione di siero autologo al 20 % nelle malattie della cornea.
Secondo lo specialista in questi momenti si sviluppano nuove linee investigative indirizzate specificatamente al trattamento della periodontite cronica, priodontite aggressiva localizzata e lesioni del ponte nasale dove si applica il citato biomateriale con favorevoli risultati.
Alcuni tra questi progetti sono stati riconosciuti nel recente primo Scambio Interamericano di Cellule Madri e 4º Simposio Internazionale di Medicina Rigenerativa e Terapia Cellulare, dove il gruppo provinciale ha presentato 11 lavori. (Traduzione GM – Granma Int.)




