OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE

Il viaggiatore che torna al suo destino per morire a Dos Ríos, va vestito a lutto per la Patria:  ha giurato a se stesso di non abbandonare mai il nero del suo abito sino a quando non terminerà l’obbrobrio del giogo imposto al paese amato e la giacca lisa testimonia quanta penuria si è imposto per l’onore dei suoi compatrioti.
Come lo vede da dentro e come conosce il vulnerabile tallone, lui sa come attaccare il gigantesco vicino che vuole mettere lo stivale sulle isole delle Antille.
Lo agita l’ansietà di espellere il decadente usurpatore e di far crescere un governo con tutti  e per il bene di tutti, nella nazione che dovrà essere al centro, equilibrio della fraternità americana.
E prevede come nessuno può che quel grandone con gli occhi azzurri e la sua politica brutale porterà la discordia tra i popoli chiamati ad unirsi come fratelli
ENTRA NELL’OMBRA
L’uomo che morirà a Do Riso è il fervente gestore di questa guerra che ha chiamato necessaria, e perchè comprende l’urgenza di sferrarla  ha convocato i cubani dell’esilio, ha riunito i vecchi combattenti, ha portato i novelli combattenti…
Tutti sono necessari alla Rivoluzione dalla quale deve nascere la repubblica.
Lui intravede i  pericoli, perhcè ha appreso dagli errori della guerra passata e nelle nuove nazioni dell’America e si sente preparato per scongiurarli.
Ma è incapace di esorcizzare la propria ansietà per vedere compiuto il suo progetto e le incomprensioni che lo accolgono nello stesso accampamento.
Non ci sarà angelo custode che lo preservi da lui stesso e caricherà contro il nemico … per lui è già l’ora… Silenzio… si ode che dopo un altro passo sale nell’ombra.