
L’ammirazione per una ricca carriera come investigatore e accademico, segnata dalla difesa delle cause giuste, l’impegno politico, la formazione di un pensiero contro egemonico e umanista e il rispetto e l’ammirazione del processo rivoluzionario cubano sono stati coronati, lunedì 7 dicembre, con la consegna del Dottorato Honoris Causa dell’Università de L’Avana (UH) al professor Armand Mattelart, durante l’inaugurazione del VIII Incontro Internazionale degli Investigatori gli Studiosi dell’Informazione e la Comunicazione (ICOM) e del IX Congresso Internazionale dell’Unione Latina dell’Economia Politica dell’ Informazione, la Comunicazione e la Cultura (ULEPICC).
Il sociologo e teorico della comunicazione belga-francese, grande amico di Cuba, “presenta un’opera intellettuale e accademica rilevante, che cerca la trasformazione dell’ordine internazionale dell’informazione e la comunicazione e opera per la necessità di realizzare politiche di comunicazione pubbliche più giuste e democratiche”, ha detto Raúl Garcés Corra, presidente del Comitato Organizzatore e decano della Facoltà di comunicazione della UH nel suo discorso sulle motivazioni del riconoscimento.
A proposito dell’importanza dell’incontro che terminerà venerdì 17 e si svolge nel Palazzo delle Convenzioni, Garcés Corra ha parlato dell’inizio di un processo di trasformazione che offre più importanza all’informazione e alla comunicazione come processi trasversali nella gestione del suo sviluppo.
“È una sfida che affronteremo meglio se ci confronteremo con altre maniere di fare e scambieremo buone pratiche, se ci inseriremo nel contesto di un dialogo scientifico e con il pensiero della regione”, ha sostenuto.
Abel Prieto Jiménez, assessore del presidente dei Consiglio di Stato e dei Ministri ha avvertito, nel sue parole d’elogio, che Armand e sua moglie, Michèlle Mattelart, invitata a sua volta all’evento, “sono intellettuali che hanno messo radici profonde nel sud, intensamente difeso”.
L’intellettuale cubano ha parlato del impronta che ha lasciato in loro e nelle loro produzioni intellettuali la vita iella terra di Salvador Allende. Tra le varie opere , “Los medios de comunicación de masas. La ideología de la prensa liberal en Chile”.
Tra le altre pubblicazioni ha indicato il classico “Per leggere Paperino” (del 1972), scritto da Armand e Ariel Dorfman, come una lettura che, essendo allora studente universitario, ebbe in lui un effetto molto forte.
Pochi minuti dopo aver ricevuto la decorazione, Armand ha offerto la conferenza magistrale “Per una critica dei socio sistemi tecnici di controllo, un’analisi critica della vigilanza di massa nell’era digitale. Dottrine e strategie di dominio della detta società dell’informazione”.
“Le tecnologie, ha detto, favoriscono certe forme di emancipazione, ma sono incubatrici di nuove forme di dominio e di soggiogamento. Da lì l’importanza di conosce i limiti e le ambigutà.
Hanno assistito all’inaugurazione dell’incontro il Dott. Gustavo Cobreiro Suárez, membro del Comitato Centrale del Partito e rettore della UH; Ángel Badillo Matos, presidente della ULEPICC; Antonio Moltó, presidente dell’Unione
dei Giornalisti di Cuba; Rosa María Pérez Gutiérrez, presidente dell’ Associazione Cubana dei Comunicatori Sociali, con Eduardo Torres Cuevas, direttore della Biblioteca Nazionale di Cuba. (Traduzione GM – Granma Int.)




