
La cerimonia militare celebrata lunedì 7 per il 119º anniversario della morte in combattimento del Maggior Generale Antonio Maceo y e del suo aiutante, il capitano Panchito Gómez Toro, è stata l’occasione propizia per commemorare con un omaggio postumo l’Operazione Tributo che cominciò 26 anni fa, per trasferire i resti mortali di quei cubani che diedero la vita nell’epopea dell’Angola e in altri paesi dell’Africa.
Durante la cerimonia politica che si è svolta nel complesso monumentale El Cacahual, il membro del Comitato Centrale del Partito e Capo dell’Esercito Occidentale, generale di divisione Onelio Aguilera Bermúdez, ha ricordato i fatti e le azioni che fecero definire il Titano di Bronzo come “uomo di lealtà senza limiti, stratega militare, con spirito di sacrificio e intransigenza: principi che ci hanno accompagnato in questi 50 anni di lotta e sono uno stendardo per le nuove generazioni che difendono le conquiste del socialismo.
“Per quanto grandi siano i rischi, per quanto il nemico si mascheri, utilizzando aggressioni aperte o sottili nella sua permanente guerra contro Cuba, noi continueremo ad innalzare la nostre bandiere mantenendo ben alto il machete che impugnava Maceo”, ha affermato.
“L’impegno di dare il meglio di ognuno tenendo come trincea lo studio e la conoscenza, così come continuare a salvaguardare le conquiste della Rivoluzione per costruire un avvenire che dia gloria al sangue versato dagli Eroi della Patria”, è stato ratificato a nome dei pionieri dalla studentessa Alena Isis Acosta, della Scuola Mixta Conrado Benítez, a Mayabeque.
Il cadetto del terzo anno della Scuola Interarmas delle FAR, Generale Antonio Maceo, Ordine Antonio Maceo, ha detto che per i giovani questa data ha un significato particolare, perché è il maggior impegno appoggiare un’istituzione che ha il nome di così insigne patriota e che con il suo esempio marciano i mambì del XXI secolo.
Erano presenti i membri del Burò Poltico, generale di corpo d’Esercito ed Eroe Repubblica di Cuba, Ramón Espinosa Martín, viceministro delle Forze Armate Rivoluzionarie (FAR) e Mercedes López Acea, vicepresidente del Consiglio di Stato e prima segretaria del Comitato Provinciale del Partito a L’Avana, con vari dirigenti del Governo, dell’Associazione dei combattenti della Rivoluzione cubana, i capi principali delle FAR e del ministero degli Interni, rappresentanti del corpo diplomatico militare accreditato in Cuba e di varie organizzazioni studentesche e di massa.
A nome del popolo cubano sono state poste corone di fiori ad Antonio Maceo e a Panchito Gómez Toro, con il cambio della Guardia d’Onore, ed è stato offerto un omaggio al meritevole comunista Blas Roca Calderío e al soldato dell’Esercito di Liberazione , Juan Fajardo Vega, conosciuto come l’ultimo mambí. ( Traduzione GM – Granma Int.)