3 novemebre 2015
Nel suo messaggio per il Giorno Internazionale per la fine dell’impunità dei crimini contro il giornalismo, il diplomatico ha reso omaggio ai reporters che hanno perso la vita ed ha reclamato giustizia.
Ogni cinque giorni un giornalista muore ucciso perché riporta notizie e informazioni al pubblico.
“Molti muoiono nei conflitti armati, ma troppi sono uccisi perchè hanno riportato la verità”, ha detto Ban. E in accordo con lui, meno di uno ogni 10 delitti sono stati debitamente investigati.
“Si deve smettere con questa impunità ed è necessario uno sforzo maggiore per combattere questa tendenza e garantire che i giornalisti lavorino con libertà”, ha indicato.
Il Giorno Internazionale per la fine dell’impunità dei crimini contro i giornalisti è stato proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 2 novembre del 2013, a proposito della morte di due reporters francesi in Mali.
Nella sua dichiarazione per la Giornata, il segretario generale ha segnalato la decisione UNESCO di stimolare un piano d’azione per la sicurezza dei professionisti della stampa e sradicare l’impunità sugli attacchi contro i giornalisti.
Insieme dobbiamo far terminare il ciclo dell’impunità e vegliare per il diritto dei giornalisti di dire la verità”, ha sottolineato ancora Ban Ky Moon. (Traduzione GM – Granma Int.)




