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Nel contesto del totalitarismo digitale

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha comunicato che da questo mese di giugno le persone che sollecitano un visto statunitense dovranno presentare i loro profili nelle reti sociali, i loro indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici utilizzati negli ultimi cinque anni.

Perchè votiamo?

Convocare reiteratamente alle urne –sei volte in sei anni –, nel mezzo del difficile scenario che ha vissuto e che vive Cuba, è un’azione coraggiosa che rivela una profonda fiducia nella coscienza del popolo.

L’Avana: vandali contro i 500 anni de L’Avana

L’Avana necessita molte soluzioni materiali, ma senza una trasformazione culturale profonda che porti al rifiuto dei comportamenti che danneggiano lo spazio pubblico e un’azione energica delle autorità che impedisca la loro impunità, si ritornerà al punto di partenza e forse anche più indietro

Un partito, quello di Fidel

L’ex agente della CIA Philip Agee dichiarò nel marzo del 1987, in un’intervista a Zona Zero citata da Alfredo Grimaldos a pagina 150 del suo libro del 2006 “La CIA in Spagna, pubblicato a Cuba nel 2007

Totalitarismo digitale?

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha comunicato che da questo mese di giugno le persone che sollecitano un visto statunitense dovranno presentare i loro profili nelle re socieli li loro indirizzi di post elettronica e i numeri telefonici utilizzati negli ultimi cinque anni.

María Elvira Salazar e Frank Calzón, pedoni del veleno

La solidarietà è il contrario dell’odio. La giustizia e la verità non le porteranno quelli che chiedono più blocco e non smettono di fabbricare menzogne per giustificare il loro sogno di una Cuba insanguinata dalla violenza.

Fidel Castro e quello che ignorano Trump e i suoi figuri stimolati a odiare

Il percorso “trumpista” contro Cuba è cominciato insultando Fidel quando morì,  consegnando la politica verso l’Isola ai settori più aggressivi del sud della Florida  e  utilizzando gli “attacchi”, molto ambigui, ai suoi  diplomatici a L’Avana, per poi scalare, sino alla persecuzione delle navi che trasportano combustibile ai porti cubani

Cuba e l’alibi umanitario

Il capitalismo trasforma in merce tutto quello che tocca, anche il rischio della morte.  Ed è successo così con gli scioperi della fame.

L’infinita e redditizia ricerca del Maidán cubano

Le strade si sono affollate nell’Isola questo 1º luglio, per ricevere  sotto la pioggia i brigatisti del Contingente Henry Reeve che tornavano nel loro paese dopo aver salvato gli abitanti del Principato d’Andorra dalla minaccia della COVID-19