
Oggi sembrano lontani quegli anni finali del XX secolo nei quali Francis Fukuyama espose la sua polemica tesi: la storia, intesa come lotta di ideologie, era terminata e, quindi, il capitalismo rappresentava l’ultimo stadio dell’evoluzione sociale.
Erano tempi nei quali Gene Sharp, fondatore dell’ Istituzione Albert Einstein —dedicata a promuovere lo studio dell’ azione non violenta—, teorizzava sulle Rivoluzioni di Colori. Intanto, Open Society Foundations (OSF), già Open Society Institute, una rete di concessione di sovvenzioni fondata dal magnate George Soros, si fondeva nel 1991 con la Fondation pour une Entraide Intellectuelle Européenne, filiale del Congresso per la Libertà Culturale, creata nel 1966 per combattere il socialismo.
Nel 2004, Srda Popovic e Slobodan Dinovic, due dei principali dirigenti di Otpor in Serbia, fondarono il «Centro per l’Azione e la Strategia Non Violenta Applicata» (Canvas). Nello stesso anno la CIA fomentò il progetto Génesis per Cuba.
Il sogno di promuovere il caos, l’ingovernabilità e il disordine in Cuba, Venezuela e Nicaragua, con l’obiettivo di provocare un cambio del sistema politico, non ebbe successo, nonostante la costante attualizzazione della strategia imperialista.
CAMBIO DI STRATEGIA: LE GUERRE MULTIFORMI
La natura della guerra è cambiata radicalmente. Anche se può apparire un’affermazione categorica, è una realtà definita dai conflitti attuali, marcati dal vertiginoso sviluppo della rivoluzione tecnologica.
Le guerre multiformi di carattere non convenzionale consistono nella pianificazione di azioni destinate a generare condizioni d’instabilità e caos in un paese, propiziando la caduta del suo governo. Queste azioni si concentrano in due grandi fronti: l’economia e la psiche individuale e collettiva.
· Guerra economica: Cerca di portare le persone a uno stato di disperazione tale che annulli la loro capacità di ragionare con lucidità, mentre i promotori dell’assassinio agiscono nelle reti sociali.
· Attacchi alla psiche: Approfittano gli effetti delle aggressioni economiche e il bombardamento delle comunicazioni.
Un elemento chiave sono le Operazioni Militari d’Appoggio all’Informazione (MISO), indirizzate a influire nelle udienze «nemiche», le loro emozioni, condotte e motivazioni.
Questo termine, definito dal Pentagono, ha sostituito nel 2010 quello di PSYOP, utilizzato dalla Seconda Guerra Mondiale.
Secondo la CIA, la natura virale di Internet ha il potenziale dianneggiare e anche cambiare il carattere di una persona in questioni di secondi, indipendentemente dalla sua identità o esperienza vitale. Ogni piattaforma di reti sociali e ogni sito web sono disegnati per essere additivi e scatenare esplosioni emozionali.
Queste strategie cercano di:
· Convocare all’odio e fabbricare percezioni negative.
· Agire sulle debolezze, automatismi, paure, stereotipi identificati.
· Dominare gli stereotipi per far sì che il manipolatore controlli l’auditorio a partire da risorse soggettive.
GUERRA COGNITIVA E NUOVE VARIABILI
Un altro elemento fondamentale della guerra multiforme è la Guerra Cognitiva (CW), che comprende attività destinate a influire, modificare o controllare percezioni, emozioni, attitudini, comportamenti e processi nella presa di decisioni d’individui o gruppi, con l’obiettivo d’alterare le sue capacità cognitive.
Si tratta di un’evoluzione dei conflitti contemporanei, dove le battaglie avvengono nel solo nel campo fisico o digitale, ma anche nella mente umana.
Le operazioni si orientano a due obiettivi principali:
· Generare nelle persone uno stile cognitivo resistente a qualsiasi argomento che contraddica le loro stesse percezioni e opinioni, portandole a ignorare il contesto e a mettersi a fuoco solo in certi aspetti, negandone altri che risultano contraddittori.
· Altre variabili in America Latina includono l’uso del paramilitarismo, gruppi criminali, narcotraffico, guerra giudiziaria, neo-pentecostalismo radicale e emigrazione indotta.
Nonostante questo, i risultati di questa strategia nel terreno non hanno realizzato i loro obiettivi; s’imponeva un cambio, e la manna ha smesso di fluire nelle arche dello ZioSam.
CAMBIO DI POLITICA?
Non inganniamoci: quello che presenziamo è un ripianamento della strategia. Per loro è molto più proficuo ed effettivo utilizzare i grandi conglomerati mediatico-tecnologici.
· Perchè spendere milioni in organizzazioni, istituzioni e migliaia di ONG che non hanno ottenuto i risultati sperati?
Già non necessitano intermediari; esperienze ne hanno tantissime. Durante anni hanno utilizzato efficacemente la grande industria del divertimento, includendo Hollywood, per la guerra culturale.
· Adesso operano direttamente attraverso le grandi piattaforme tecnologiche. Attivisti promotori della «democrazia» e altri, coscienti o no di quello che succede, lavorano per Apple, Microsoft, Alphabet e Meta, in definitiva, per gli interessi del potere statunitense.
· Questi conglomerati favoriscono i loro «selezionati» con visibilità, provvedono abbonati e Bots Farm, mentre manipolano convenientemente gli algoritmi.
Si tratta di un grande affare nel quale le imprese guadagnano denaro e gli influencers monetizzano contenuti pre-elaborati nei laboratorii della sovversione.
L’obiettivo è massimizzare il controllo del flusso di denaro dedicato alla guerra ibrida, mentre si applica una pressione economica e finanziaria senza precedenti contro i nemici di Washington.
Nello stesso tempo cercano di chiudere le vie per l’emigrazione legale e illegale, creando nei paesi «nemici» una «pentola a pressione» che provochi proteste di massa e l’ingovernabilità che giustifichi «l’aiuto umanitario».
Ricordiamo che l’obiettivo centrale di questa variante della guerra non convenzionale è atterrire, destabilizzare, provocare shock.
Riassumendo, generare il caos e aprire il cammino, con un minimo di pérdite alle forze militari. ( GM/ Granma Int.)