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Dominica ha ratificato il Trattato di Proibizione Completa delle Prove Nucleari (TPCE) il 30 giugno, completando l’adesione universale al Trattato in tutta l’America Latina e i Caraibi.Foto: *Agencia ONU

Con la conferma di Dominica, tutti i paesi dell’ America Latina e dei Caraibi hanno ratificado il Trattato di Proibizione Completa delle Prove Nucleari. L’informazione proviene dall’organismo della ONU che gestisce e fomenta questo accordo.
La misura porta a un totale accumulato di ratificazione di 173 includendo i 33 paesi della zona.
TeleSur ha indicato che la ratificazione «dimostra la guida esemplare della regione nella non proliferazione nucleare e il disarmo», come ha  sostenuto in un comunicato Robert Floyd, segretario esecutivo dell’Organizzazione del Trattato di Proibizione Completa delle Prove Nucleari.
Per entrare in vigore il trattato vincolante dev’essere ratificato  otto stati, tra i quali Cina, Israele, Stati Uniti,
Egitto, Iran, Corea del Nord, India e Paquistan.
L’America Latina e i Caraibi sono divenuti la prima zona libera dalle armi nucleari del mondo con la firma del
Trattato di Tlatelolco, in Messico, il 14 febbraio del 1967,  entrato in vigore due anni dopo.
Questo accordo proibisce le prove, la fabbricazione, la produzione, l’immagazzinaggio o l’acquisto di armi nucleari in tutta la regione, e garantisce l’uso dell’energia atomica esclusivamente per fini pacifici come le molteplici applicazioni nel settore della medicina, attraverso la produzione di vaccini, l’uso di radioisotopi e la radio immuno analisi, ha informato ancora TeleSur. ( GM- Granma Int.)