OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE

Marinaleda è una cittadina di 2000 abitanti nella famosa provincia di Siviglia e nella bella regione di Andalusia, a sud della Spagna.

È stata la terra rivoluzionaria e storicamente di sinistra di Garcìa Lorca, grande poeta e profeta politico assassinato dai franchisti durante la guerra civile del 1936-39. E di Antonio Gades, supremo interprete del Flamenco seppellito dodici anni fa a Cuba e di cui si può vedere una sua statua nel colonnato di Plaza de la Catedràl de L’ Avana, e di Paco De Lucia, uno dei più grandi chitarristi ispanici di tutti i tempi.

L’Andalusia, da lungo tempo "terra rossa" socialmente e politicamente parlando. È in questo solco che dagli anni 80 del secolo scorso, sono state realizzate piccole zone di grande autonomia amministrativa, sociale, culturale e politica. E Marinaleda ne è stata la protagonista più completa e formidabile, esempio di una vita sociale grandemente avanzata  e praticamente unica.

Ecco la storia di questa straordinaria esperienza durata vari decenni.

Nella piccola località agricola esisteva un grande proprietario terriero di idee illuminate che, alla sua scomparsa negli anni '70, lasciò la sua intera vasta proprietà di coltivazioni agricole e orto-frutticole alla comunità rurale del suo paese natale, Marinaleda appunto.

E questa popolazione degna e colta decise di dar vita ad una forma amministrativa e di società civile tutta particolare e nettamente orientata verso scelte anche radicali di pura società socialista.

Interprete fondamentale di questa scelta di vita collettiva è stato il sindaco Juan Manuel Sànchez Gordillo che per decenni ha diretto, assieme ai suoi concittadini, la realtà e vita del piccolo borgo rivoluzionario e pacifista.

Ha funzionato così. L'intera popolazione ha trovato impiego e lavoro nella grande"fazenda" sotto la direzione e coordinamento della giunta di Sànchez Gordillo con l'approvazione di tutti i residenti.

Ad ogni adulto e capofamiglia il Comune garantiva uno stipendio netto di 1250 euro mensili, le case (piccole villette bianche a un piano) necessarie al rapido sviluppo della cittadina venivano costruite nella seguente maniera. Si formavano delle brigate di lavoro di una ventina di persone e ogni gruppo sorteggiava la famiglia che le avrebbe scelte e  abitate.

Il Comune dava gratuitamente sia il terreno che i materiali basici per la costruzione e ogni gruppo procedeva con forze proprie, compresi magari alcuni esperti carpentieri e muratori, alla costruzione delle villette, di piano terra con giardino e primo piano con adeguate terrazzine. Case e appartamenti previsti per metrature per ospitare coppie o famiglie gia formate o in via di formazione. Per recuperare parti delle spese pubbliche sostenute gli assegnatari pagavano un affitto di 15 euro! Così, con un lavoro in armonia collettiva, si è sviluppata e ampliato il borgo cresciuto col tempo in una cittadina oggi di 2000 abitanti. Con questo gruppo umano e sociale di idee avanzate, collettive e  condivise si è svolta l'intera attività di Marinaleda sotto la guida dello storico compagno-sindaco Sanchez Gordillo, evidentemente vincitore di ogni regolare tornata elettorale in cui, per decenni, gli abitanti di Marinaleda hanno sempre votato per lui e la sua giunta in percentuali molto vicine alla totalità del cento per cento. Del resto anche nell'intera regione Andalusa, alla periodiche elezioni locali o nazionali i partiti di sinistra ottenevano nettissime maggioranze. Andalusia terra storica di grande spirito di sinistra.

A Marinaleda, oltre a respingere con pieno successo alcune provocazioni o minacce destrorse, la giunta comunale del mitico sindaco Sanchez Gordillo fece la scelta di intitolare vie e piazze della cittadina in ordinato sviluppo, a grandi personalità della sinistra storica nazionale e mondiale esibendo dunque ai visitatori luoghi pubblici  come Plaza Ernesto Che Guevara, o Avenida Salvador Allende o Parco  Garcia Lorca, con tanto di statue e fiorenti giardini o ampie pareti affrescate. Come si sosteneva l'economia locale? Semplice: la gran parte della attività di Marinaleda provenivano - e abbastanza prosperosamente- dalle attività produttive agricole di coltivazioni, frutteti, floriculture della grande fattoria cittadina. Col passare degli anni ( nei Novanta e inizi Duemila) la notorietà e fama di Marinaleda cresceva attirando visitatori tra cui molti ammiratori politici e anche persone incuriosite dal successo sociale, culturale e politico-produttivo della originalissima comunità, e Sanchez Gordillo e i suoi collaboratori ebbero il loro daffare ad arginare l'onda di richieste di persone e gruppi familiari di trasferirsi e insediarsi nella tranquilla e ridente cittadina del "piccolo miracolo andaluso". Ordine e cordialità, zona tranquilla, delinquenza inesistente, vita comunitaria vivace e pacifica, attraevano cittadini stressati da inquinanti e frenetiche metropoli spagnole e anche europee.

Ma, sia pure cortesemente, la pressioni di andare ad abitare a Marinaleda (una specie di mito per diversa gente "di fuori") è sempre stata contenuta dalla giunta e dal governo della città. Fino a quando questo piccolo ma molto interessante miracolo civile, sociale ed economico è riuscito ad esistere e a sopravvivere, piccolo punto minuscolo nella mappa di un paese, la Spagna, e di un continente europeo contraddistinto e dominato da ben altre e super-stressanti tendenze economico-sociali ricche di dure competizioni, forti contrapposizioni, innumerevoli esempi di tensioni e prepotenti battaglie sia nelle istituzioni che nella strade violente. 

Marinaleda ha resistito fino al recente risorgere del sovranismo destrorso e dell'autoritarismo centralista che percorre pericolosamente più che mai l'Europa attuale, Alle ultime elezioni politiche in Spagna i partiti di sinistra si sono nettamente ridotti e anche la storica Andalusia è ormai una regione "ex rossa" e il voto politico è cambiato anche nel piccolo miracolo di Marinaleda. Non pochi ex sostenitori dello storico sindaco socialista- utopista hanno votato per altre liste di partiti tradizionali o estremisti o moderati e anche il partito di destra. A Marinaleda Sanchez Gordillo, di 68 anni, ha lasciato campo dopo un recente periodo di tensioni e di nuovi competitori. Ha lasciato la guida  a un suo piu giovane e fedele vice, ma nella cittadina si è rotto l'equilibrio di quella armonia rara e virtuosa di un piccolo ma significativo miracolo di vita condivisa e pacifica durato 50 anni. Ora sono spuntati fuori politicanti anche esterni senza scrupoli e forniti di adeguati cinismi che hanno provocato la caduta di quel superiore equilibrio civile della ormai piccola e mitica" Repubblica socialista di Marinaleda". Sarà difficilissimo e forse impossibile la sopravvivenza del suo ardito, unico e nobile esperimento sociale.

Un sogno per molti - piu di quanto si pensi - anche all'estero, quello di Marinaleda, Siviglia, Andalusia, Spagna. (L’autore è un giornalista e critico cinematografico progressista).