OFFICIAL VOICE OF THE COMMUNIST PARTY OF CUBA CENTRAL COMMITTEE
Timbalaye 2024 alla fine dell’estate nel Consiglio Popolare di Jesús María ne L’Avana Vecchia, Vives e Belascoaín.. Progetto culturale di Matanzas. Photo: Juvenal Balán

Non si può intendere il processo di creazione della nazione cubana, nè la lotta dell’Isola per l’indipendenza e per preservare la sua auto determinazione senza ricorrere alla cultura  Fernando Ortiz diceva che «la Cultura è la Patria», e che è imprescindibile pensarle come un’unità indissolubile dalla quale dipende la forza del progetto di paese e del suo futuro.
Questa necessità guida il dibattito di scrittori, musicisti, artisti ditatro  e le belel arti creatori del cinema della radio e la televisione, oggi e domani nel X Congresso dell’Unione degli Scrittori e gli artisti di Cuba (Uneac), il cui programma propone  come temi principali l’impegno dell’ arte e l’apporto alla decolonizzazione culturale.
Abel Prieto, presidente della Casa de las Américas, ha detto che l’organizzazione  non ha mai operato in temi sindacali perché, anche se difende i suoi membri, ha sempre pensato nei diritti della nazione e le necessità della cultura.
La parola degli scrittori e degli artisti che costituiscono l’avanguardia intellettuale e etica, può aiutare molto nel complesso momento attuale.
Il presidente d’Onore  della UNEAC, Miguel Barnet, ha insistito che la cultura salva e ci aiuta a rinforzarci di fronte ad ogni contingenza:
«La cultura è la Patria, la Patria è l’umanità, però l’umanità è la nostra casa, quella che dobbiamo proteggere, curare, salvaguardare e amare».
Il  X Congresso include il lavoro in commissioni  per associazioni, il bilancio del lavoro degli ultimi cinque anni e la valutazione delle relazioni tra l’avanguardia artistica e le istituzioni culturali.
Come preparazione al Congresso, i delegati hanno sostenuto incontri con funzionari e autorità del paese, che hanno offerto panoramiche sulle loro sfere.
Marta Bonet, presidente dell’organizzazione, ha spiegato che il processo è stato pensato dalla base, con proposte e accordi da dibattere  «in ognuno degli spazi di confluenza degli scrittori e degli artisti , da San Antonio a Maisí», e che vi parteciperà un’ampia rappresentazione eletta nel processo  assembleario delle sezioni, delle filiali e dei comitati provinciali che abbiamo cominciato a fare da gennaio dell’anno scorso».
Lo spirito d’unità espresso da Fidel in “Parole agli intellettuali” è sempre vigente: «Voi avete l’opportunità d’essere più che spettaori : essere attori di questa Rivoluzione, di scrivere su di lei, d’esprimervi con lei»–, ed è stato ratificato dal Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, nella chiusura del Congresso precedente. ( GM/Granma Int.)