
Ora lo sò: non sei la notte: sei una severa e diurna certezza.
Sei l’indignazione, sei la collera
Che ci sollevano di fronte al nemico
Sei la lingua per comprenderci
Molti uomini cresciuti alla tua luce.
Sei la terra vera, l’aria
Che sempre il petto vuole respirare.
Sei la vita che ieri fu la promessa
Dei morti affondati nella tua viscera.
Sei il luogo dell’amore profondo,
Dell’allegria e del coraggio e
Dell’attesa necessaria della morte.
Sei la forma della nostra esistenza,
Sei la pietra in cui ci affermiamo,
Sei la bella, sei l’immensa cassa
Dove andranno a rompersi le nostre ossa
Perché si continui a fare il tuo volto. ( GM/ Granma Int.)





